RENZO “Il cestaio delle Langhe”

Premessa

Nel passato i cestini erano molto usati dai contadini delle Langhe, servivano per gli usi più molteplici: per la raccolta di cereali-ortaggi-frutta, contenitori di legna, contenitori di uova…quasi tutti (durante i lunghi e innevati Inverni) li costruivano per gli usi della famiglia, alcuni dotati di “estro creativo” alternavano colori/fogge/decorazioni/finiture ma restavano oggetti di uso pratico e quotidiano.

Amo i cestini da una vita, li compero e li uso anche se quando si rompono o consumano mi dispiace, poi ne trovo altri…
Ho avuto la fortuna di conoscere Renzo recentemente, fare qualche acquisto e invitarlo alla Cascina Bricchetto per una dimostrazione a noi e ai nostri ospiti.

Renzo

Il cestaio delle LangheRenzo bambino guardava per ore il nonno che creava cestini di salice per gli usi della famiglia, desiderava diventare bravo come lui ma come diceva il nonno bisognava sia costruirne tanti sia possedere l’estro artistico.
Renzo, guidato dal nonno, aveva iniziato a costruire i cestini ma l’occasione di un lavoro sicuro lo aveva portato in giro e allontanato dai cestini. Di tanto in tanto ripensava ai cestini con rimpianto e si diceva che un giorno avrebbe ripreso in mano i salici e provato a costruirli.
Gli anni sono trascorsi veloci, i figli cresciuti sono andati per la loro strada,finalmente con l’arrivo del pensionamento Renzo può dedicarsi ai cestini, fortunatamente la forma fisica è eccellente e la moglie disponibile a collaborare.

A partire dal mese di Gennaio Renzo e la moglie Silvana percorrono le Langhe alla ricerca dei salici,cercano il tipo di colore giallo e quello di colore verde,e di quelli color marrone diverse tonalità…inoltre i rametti debbono avere diametri diversi per le diverse parti del cestino e lunghezze diverse per le diverse dimensioni del cestino.
I rametti debbono essere conservati con la corretta umidità per essere lavorati, se seccano non sono più flessibili e si buttano via, una parte del raccolto si deve scorticare per avere il colore bianco…
I nostri coniugi si godono le camminate all’aria aperta nei meravigliosi territori delle Langhe con qualche sosta nelle Osterie ad apprezzare i cibi della tradizione locale, a casa prova e riprova imparano a preparare e conservare innanzi tutto “la materia prima” quindi Renzo – attingendo ai ricordi dell’adolescenza – tenta la fabbricazione…ma non riesce, c’è qualcosa che non ricorda o le dita si sono indurite troppo per guidare i recalcitranti salici o mancano degli attrezzi?

Renzo e Silvana si informano e trovano qualche vecchio che costruisce i cestini,
loro pensano che saranno contenti di insegnare “l’arte cestiaria” affinché venga tramandata ai giovani anziché sparire con loro, ma i primi contatti sono una delusione: vengono respinti. I nostri non demordono, resi prudenti dall’esperienza, si limitano a guardare con molta attenzione il modo in cui i vecchi artigiani eseguono il cestino. A casa prova e riprova, a volte il lavoro riesce, a volte è bloccato e allora si ritorna a guardare con la massima attenzione a quello specifico passaggio. In questa fase Silvana si rende conto che occorre una certa quantità di forza che lei non ha, continua a collaborare con Renzo e scopre la passione per la fotografia naturalistica che eserciterà durante le camminate alla ricerca dei salici.

Oggi Renzo e Silvana collaborano ancora ma è Renzo che ha l’estro creativo e la capacità tecnica, ciascun cestino è unico come ho cercato di dimostrare nelle fotografie eseguite durante la sessione realizzata qui alla Cascina Bricchetto.
Renzo sarà lieto di mostrarvi le sue creazioni anche qui da noi.

Giovanna

 

IMG_1666Nelle Langhe si riscoprono i cinque sensi, paesaggi vitivinicoli e viste mozzafiato! La mia giovane amica Gabriella è una persona speciale, odia le parole inutili e io uso dire che se per esprimere un concetto servono venti parole lei ne usa quindici…lei esprime le emozioni e i sentimenti con gli occhi!
Ho assisto alla trasformazione del suo amore per il nostro territorio nella professione di Guida naturalistica, attività che esercita con conoscenza autentica e dettagliata del territorio – competenza e passione, qualità attualmente non proprio comuni.
Le persone che conoscono le Langhe sono molte in giro per il mondo, quasi sempre i sensi che hanno esercitato o che desiderano esercitare qui riguardano i vini e il cibo che hanno dato notorietà al territorio, e quindi sono principalmente l’odorato e il gusto. Durante le escursioni con Gabriella ci saranno stimoli e possibilità di esercitare tutti i cinque sensi riscoprendo sensazioni dimenticate o quasi nella convulsa vita odierna.

Giovanna

Gabriella
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Sono nata e vivo in Piemonte nelle Langhe.
Il territorio e la natura sono la mia passione.
Sin da piccola la natura suscitava in me sentimenti di gioia e oggi più che mai sa regalarmi emozioni primordiali che allentano le tensioni della vita quotidiana.
Mi piace camminare tra boschi, sentieri di campagna, fra piante ed erbe selvatiche riscoprendo attraverso profumi, suoni,colori, i cinque sensi.Per questi motivi nel 2014 ho acquisito il titolo di Guida naturalistica per poter condividere queste intense emozioni che solo la natura può darci.Le escursioni e le camminate che propongo sono specificatamente definite sulle richieste e valutazione dei partecipanti, lasciando tempo alla contemplazione dell ambiente circostante per una esperienza di “immersione nella natura” attraverso stimolazioni multi sensoriali .

Con questo approccio i percorsi da me proposti: IMG_1669-1

  • I sentieri del moscato
  • Il percorso della chiesetta di Sant’Elena
  • Il bosco di Langa
  • Vigne e rocche
  • Intorno ad Alba
  • La scala Santa
  • La via dell’acqua e del vino
  • Anello Sinio – Serralunga D’Alba.

Guida naturalistica

Gabriella
tel. +39 334 1908968
email g.fogliati@hotmail.com

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Ogni mattina aprendo le imposte esclamo: "bellissimo il Monviso con il sole, oppure stupendo questo cielo nuvoloso, o magico il mare di nebbia, o ancora fiabesca la nevicata" e la sera nel rinchiuderle – vedendo nelle colline di fronte le luci dei paesi (Diano d'Alba, La Morra ecc.) e le luci delle case sparse nelle colline – ringrazio la buona stella che mi ha condotto fin qui, dove la bellezza ti avvolge. (Leggi tutto)

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